Youtube Heroes: la rovina di youtube?

Il 20 settembre 2016 nel proprio canale dedicato, Youtube, noto sito di condivisione multimediale gratuita ed accessibile a chiunque, ha annunciato con un video l’arrivo di una nuova feature nel sito: Youtube Heroes.
Questa nuova aggiunta permetterà agli utenti del sito che non caricano contenuti di rendersi utili in un altro modo: ad esempio, permetterà loro di creare dei sottotitoli nella propria lingua all’interno di video stranieri, cosa estremamente utile. Ma non finisce qua: gli utenti potranno addirittura diventare moderatori del sito, segnalando video o commenti che violano le norme della piattaforma. Ed è stata quest’ultima cosa che ha fatto scatenare quasi tutta la comunità mondiale: infatti secondo la community questa aggiunta rappresenterebbe un estremo pericolo per se stessa, poiché, date le pochissime informazioni rese disponibili dal video, sembrerebbe che TUTTI gli utenti, anche quelli che potrebbero non avere ne l’età ne le competenze adatte, possano diventare dei semi-gestori del sito, con un potere enorme, quello di poter cancellare video e commenti ed addirittura far chiudere i canali degli utenti che portano contenuti, se questi sono giudicati “fuorilegge”.
Dal video è emerso che ogni “eroe” guadagnerà dei punti segnalando video e creando sottotitoli, e, così facendo, salirà di livello, e sbloccherà diversi strumenti e altre possibilità, tra le quali quella di segnalare i video in massa.

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Ma esattamente un eroe quanto guadagnerà? Assolutamente niente. L’eroe come ringraziamento per il lavoro svolto non vedrà il becco di un quattrino, ma avrà la possibilità di testare prodotti e aggiornamenti della piattaforma (a patto che abbia raggiunto un determinato livello.
Ma perché si è deciso di creare Youtube Heroes? I motivi esatti sono ancora sconosciuti, ma i principali sospetti sono due: o i moderatori di Youtube sono degli sfaticati, oppure la società non ha abbastanza soldi per tenersi in piedi autonomamente e quindi per poter pagare delle persone che gestiscano il sito. Infatti il sito guadagna interamente dalle pubblicità nei video, ma al giorno d’ oggi ci sono molti utenti (circa il 60%) che utilizzano AdBlock, un software che permette di non visualizzare le pubblicità su un qualsiasi sito internet. Se si aggiunge anche il fatto che il sito divide una piccola parte dei ricavati delle pubblicità con gli utenti suoi partner, allora questa ipotesi assume più senso.
Per ora non si hanno altre notizie riguardo a questa impopolare feature, ma non appena si potranno ottenere ulteriori delucidazioni, magari si potrà prevedere quale sarà il futuro di questa piattaforma, conoscendo anche la sua utenza media.

•Link al video di presentazione qui
Filippo Marras

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