Comunità rarissime che abitano le Zone Blu

Le comunità nel mondo dove la popolazione riesce a vivere per molto più tempo rispetto alla media globale sono pochissime. Il termine deriva dagli studiosi Gianni Pes e Michel Poulain, che hanno tracciato sulla mappa una serie di cerchi concentrici blu, da qui il termine zona blu.

Secondo alcuni studi, in Sardegna, nella zona dell’Ogliastra, si registrano i dati di longevità più elevati al mondo, confermati attraverso un rigoroso processo di validazione, come confermato da Gianni Pes, del dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Sassari. Le prime osservazioni risalgono agli anni ’70 quando i dati ISTAT indicavano che l’aspettativa di vita di questa popolazione era la più elevata d’Italia e che la mortalità maschile era inferiore a quella femminile. E nel 1999, in occasione di un simposio a Montpellier sulla longevità, fu reso noto che gli ultracenternari di Ogliastra erano in numero superiore non solo rispetto alla media italiana, ma anche rispetto agli altri paesi europei.

Dan Buettner ha identificato come fulcro di longevità nel mondo, offrendo a sostegno dati empirici e osservazioni in prima persona, l’isola di Okinawa(Giappone); la Sardegna (Italia); Nicoya (Costa Rica), Icaria (Grecia) e la comunità di avventisti di Loma Linda, in California;

 

comunità
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In questi luoghi sono presenti alcune condizioni molto simili che hanno permesso alla popolazione locale di poter vivere più tempo, ed in particolare sono:

  1. Muoversi naturalmente con attività fisica moderata ma costante
  2. Percezione di esser utili socialmente
  3. Vivere senza Stress
  4. Concludere i pasti prima della sazietà
  5. Frequente consumo di legumi e una media di cinque porzioni di carne al mese
  6. Consumo moderato di vino
  7. Comunità con fede religiosa
  8. La famiglia al centro di tutto
  9. Comportamenti positivi socialmente condivisi

Inoltre, tra gli elementi locali non mancano:

  1. L’olio di oliva.
  2. Il tè verde
  3. Il caffè
  4. Il cioccolato fondente
  5. Il pesce

Da questa sorprendente scoperta,

Il progetto Blue Zones, dal nome che si è voluto dare a queste isole di felicità, cerca adesso di estendere questa speranza, cercando di creare comunità dove gli stili di vita copiati dalle realtà più longeve allungherebbero l’esistenza di tutti. Il National Geographic e lo studioso americano Dan Buettner hanno lanciato un progetto che punta ad individuare le aree della felicità nel mondo, studiarne le caratteristiche e applicarle a tutte le comunità che vogliono imitarle.

queste zone sono accomunate da una bassa incidenza di malattie come il cancro e un’alta percentuale di persone che superano i novant’anni. Partendo da questi punti, Buettner ha esportato questo stile trapiantandolo nelle comunità che hanno voluto partecipare alla sperimentazione, che ha coinvolto scuole, negozi, uffici, ristoranti. La prima che ci ha provato è stata Albert Lea, nel gelido Minnesota, e i risultati sono stati incoraggianti. Gli abitanti, dal 2009 a oggi, hanno visto aumentare le loro aspettative di vita di tre anni.

 

 

 

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