Samsung Galaxy Note 7: Disastro di un’industria malata

Il Samsung  Galaxy Note 7, è un phablet presentato il 2 agosto 2016 al Samsung Galaxy Unpacked 2016. Si presenta come top di gamma della propria serie. E’ dotato di Android 6.0.1 con interfaccia Grace UX 2016, presenta una fotocamera posteriore “Dual Pixel” da 12MP, e una frontale per consentire il riconoscimento dell’iride per lo sblocco del dispositivo. Contiene una batteria da 3500mAh con ricarica wireless prodotta dalla Samsung SDI, compagnia della sussidiaria.

La Samsung SDI ha un’importanza enorme per la casa madre, si veda dal profitto netto, che interpone trimestri positivi e negativi: serve ad abbassare i costi di produzione, per spuntare un profitto leggermente migliore incassato dalla concorrenza.Bisogna ricordare che la SamsungSDI vende prodotti anche ad aziende (BMW e FCA) per auto elettriche, mercato su cui la compagnia punta ad espandersi. Si rischia di compromettere partnership importanti anche con grosse aziende, rovinare piani di espansione della compagnia nel comparto e in quello rinnovabile

Sin título-1

Samsung non è solamente il più grande produttore di smartphone, ma è anche una delle più grandi aziende di elettronica di tutto il mondo. I problemi con i Galaxy Note 7 sono un duro colpo per la divisione che si occupa di dispositivi mobili, ma dovrebbe avere conseguenze più contenute sull’azienda in generale. Solo nell’ultimo anno Samsung ha prodotto ricavi per oltre 177 miliardi di dollari, con guadagni intorno ai 16,5 miliardi di dollari e ha un valore di mercato che a maggio era pari a quasi 162 miliardi di dollari. L’azienda è attiva in innumerevoli settori grazie alle sue controllate e produce di tutto tra cellulari, elettrodomestici, navi, componenti per l’elettronica venduti ad altri produttori e gestisce anche fondi assicurativi.

 

Per ovviare al problema della batteria, Samsung ha già avviato diversi metodi quali la sospensione della produzione, il rilancio di vecchi modelli, e secondo alcuni rumors, la possibile avvenuta precoce di altri modelli quali Samsung Galaxy Note 8 e il Samsung Galaxy S8. Se arrivassero seriamente sul mercato, bisognerebbe aspettarsi caratterische molto alte, dati i diversi unboxing.

Buone e cattive notizie per la società?

Fortunatamente per Samsung, il periodo è di relativa calma e calante,dove il consumatore trova sempre meno ragioni di aggiornare il proprio dispositivo, situazione iniziata dall’iphone 7, il melafonino con meno innovazioni di sempre. E’ facile notare un’assomiglianza con quanto stia avvendendo nel mercato dei desktop, data la saturazione del fabbisogno di dispositivi. Pertanto è normale capire il motivo per cui aziende come Apple e Samsung si guardino intorno per aggredire segmenti più profittevoli (Apple sta già lanciando segnali importanti in tal senso). Del resto parliamo di compagnie che hanno vissuto un periodo incredibilmente prospero di profitti e che possono quindi contare su una disponibilità di liquidità molto alta.

samsung-vs-apple

Samsung sicuramente perderà una fetta cospicua di ricavi nel breve periodo e rischia di perdere anche importanti quote di mercato, consegnando i consumatori nelle braccia della concorrenza, ma è anche possibile che l’episodio alla fine si rilevi terapeutico. La strategia aziendale già da mesi ha iniziato a dare segni di stanchezza, con il catalogo smartphone di Samsung maggiormente esposto a subire la concorrenza dei produttori cinesi, a differenza di Apple che rimane leader indiscusso e solitario del segmento di fascia alta. È possibile quindi che la compagnia moltiplichi i suoi sforzi per riconquistare la fiducia dei consumatori e far dimenticare in fretta il triste episodio.

Parliamo alla fine di un’azienda che ha tutte le risorse necessarie per riparare il danno. Gli ultimi anni sono stati oro colato per Samsung. Il colosso sud coreano non solo si è trovato a battagliare con Apple per la supremazia del mercato smartphone ma si è riuscita a posizionare con successo in diversi comparti dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici e consolidare la sua posizione nel mercato dei semiconduttori. Basta dare un rapido sguardo ai bilanci degli ultimi anni per rendersi conto di quanto siano costantemente cresciuti i profitti.

Se invece vogliamo guardare il lato più negativo, dobbiamo considerare che l’incidente che ha causato il blocco della produzione del Galaxy Note 7 è sintomatico di un problema interno al conglomerato produttivo. Se i problemi di organizzazione fossero più grandi allora l’azienda dovrà operare una ristrutturazione interna più radicale, cosa che ovviamente porterà via tempo e denaro. In questa circostanza è molto probabile che l’emorragia causata dall’episodio del Galaxy Note 7 non si fermi nel breve periodo e si estenda.

Lo scenario peggiore per Samsung è un danno di immagine globale del gruppo tale da causare un crollo verticale delle vendite in tutti i suoi dipartimenti, sia consumer che business. Al momento è un’ipotesi che ci sentiamo di escludere e che potrebbe concretizzarsi solo se si presenteranno ulteriori problemi – gravi – in altri prodotti venduti dalla compagnia.

Per ora la previsione più realistica vede un importante deterioramento delle quote di mercato nel settore mobile a vantaggio di concorrenti diretti e minori, con relativo taglio delle stime di fatturato per i prossimi trimestri. Parliamo ad ogni modo di un segmento che garantisce a Samsung la maggior parte dei guadagni, quindi sicuramente è un colpo che farà decisamente male nel breve e medio periodo.

La seconda parte del disatro….

Sin título-2

 

Ma i guai comunque non finiscono qua, bisogna contare infatti il disastro ambientale che si viene a creare. Infatti, come promesso da samsung, oltre al risarcimento pecuniario, l’azienda provvederà a riciclare il telefono per intero, invertendo quindi la macchina di produzione. Si tratta di almeno 2,5 milioni di smartphone / phablet venduti e ad oggi non è possibile riciclare uno smartphone per intero. Ad esmpio,  il neodimio usato per i magneti di altoparlanti e microfoni, vengono perdute nel processo di riciclo, causando un notevole impatto ambientale. Sono le cosidette terre rare gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, precisamente scandio, ittrio e i lantanoidi. Scandio e ittrio sono considerati “terre rare” poiché generalmente si trovano negli stessi depositi minerari dei lantanoidi e possiedono proprietà chimiche simili.

Anche recuperare gli altri materiali è molto costoso, quindi i produttori preferiscono riparare e rivendere i dispositivi, una possibilità non praticabile per il Galaxy Note 7. Samsung applica le migliori pratiche ambientali dell’industria e nei suoi report sulla sostenibilità viene inoltre considerato il rispetto dei diritti umani (nelle miniere di cobalto in Congo lavorano anche i bambini). L’alluminio utilizzato fin dal Galaxy S6 è riciclabile al 100%, ma all’interno del phablet ci sono diversi materiali dannosi per l’ambiente.

 

Sin título-3

 

Non ci sono ancora stime ufficiali su quanto sia costato a Samsung il fallimento dei Galaxy Note 7, ma secondo gli analisti potrebbe avere un costo diretto per la società di almeno 4 miliardi di dollari. A questi va aggiunto l’enorme danno di immagine per il più grande produttore di smartphone al mondo, che fino a ora non aveva mai avuto problemi di sicurezza di questo tipo con i suoi dispositivi. Nella prima metà della settimana, Samsung ha perso in borsa il 10 per cento circa del proprio valore con la perdita dell’8 per cento in un solo giorno, la più grande negli ultimi 8 anni per il suo titolo. L’azienda è comunque gigantesca ed è attiva in innumerevoli campi, dagli elettrodomestici alla produzione di navi, e ha conti solidi: da inizio anno conserva un rialzo in borsa pari a circa il 20 per cento.

La batterie malata e l’industria connessa

Poteva essere HTC o Sony o Motorola. Poteva essere persino Apple, regina del “famolo sottile”. Ma è capitato a Samsung, che ora deve fare i conti con un lancio che definire disastroso è dir poco. Un’industria per certi versi malata: meglio uno smartphone bello che funzionale o sicuro. Si cerca sempre quel millimetro di meno, quei dieci grammi in meno rispetto alla generazione precedente per poi poter gridare ai media che è “il più leggero di sempre”.

È toccato a Samsung, ma poteva capitare a un’altra azienda.Da un paio di anni, Samsung ha deciso di proporre il suo Galaxy Note di turno in anticipo. Le prime generazioni venivano lanciate sul mercato attorno a settembre; la presentazione aveva luogo all’IFA di Berlino, che si tiene tradizionalmente all’inizio del mese. Dal 2015, invece, la dirigenza ha voluto anticipare Apple su tutti; ha voluto che i consumatori conoscessero prima la bontà dei suoi dispositivi per poter dire con sicurezza “no” ai nuovi “melafonini”. Il risultato è stato dover correre.

Perchè esplodono le batterie?

 

PERCHÉ LE BATTERIE ESPLODONO?

Quindi perchè una batterie espldoe?  L’esplosione è conseguente all’eccessivo surriscaldamento dell’unità. Il calore viene generato quando i due opposti, uno positivo e l’altro negativo, entrano in contatto. Per ovviare a ciò, quindi, i produttori integrano un separatore per far sì che non si tocchino e scongiurare il surriscaldamento.

Nel caso del Galaxy Note 7, secondo quanto riportato da Bloomberg un errore di produzione ha prodotto batterie con una forte pressione sulle piastre presenti all’interno delle celle. Tale situazione ha reso più facile il contatto tra polo positivo e polo negativo causando così, in numerosi casi, un’esplosione.

Kyle Wiens ,l’amministratore delegato di iFixit, spieg in un articolo su Wired, “L’ossessione dell’industria per prodotti sempre più piccoli richiede batterie sempre più piccole. Quindi ci si sta spostando verso batterie a polimeri di litio. Queste batterie sono incredibilmente delicate e sono incastrate in una scocca flessibile come un foglio. Ciò riduce le dimensioni, rendendo le batterie più facili da integrare. Ma significa essenzialmente includere un dispositivo a rischio incendio nella carta stagnola”.

 

Sin título-4

 

Tappe del defunto telefono:

11il-lungo-calvario-del-samsung-galaxy-note-7

Quindi, dopo questo tragico avvenimento, si spera che le maggiori aziende capiscano quale sia problem in cui vanno incontro e cercare di rimediare, magari con molto più tempo, per garantire un prodotto migliore rispetto agli altri e senza avere problemi nella vendita. Profitto permettendo.

 

 

Sezione commenti